fuliggine

fu|lìg|gi|ne
s.f.
2ª metà XIII sec; lat. fulīgĭne(m); nell’accez. 4 cfr. lat. scien. Fuligo.

CO
1. deposito nerastro di particelle carboniose residuo della combustione che si forma spec. sulle pareti o nei condotti di scarico di camini, stufe, ecc.: nero come la fuliggine
2. sostanza colorante nera ricavata da tale deposito, usata in passato per preparare inchiostri, vernici e sim.
3. TS bot. => carie del grano
4. TS bot. organismo saprofita del genere Fuliggine | con iniz. maiusc., genere della famiglia delle Fisaracee
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