schietto

schièt|to, schiét|to
agg.
av. 1250; dal got. slaiths “semplice”, cfr. ted. mod. schlecht “di poco conto, cattivo”.


AD
1. che non presenta mescolanze o contaminazioni, che conserva la natura, le proprietà e le caratteristiche originali: oro, argento schietto, senza lega, puro; vino schietto, non annacquato, non adulterato; cibi schietti, naturali, genuini; parlare un italiano schietto, privo di inflessioni dialettali o di influenze straniere
2. estens., semplice, sobrio, privo di ornamenti: stile schietto
3. fig., che non nasconde i propri sentimenti, i propri pensieri, le proprie intenzioni; franco, leale, sincero, spontaneo: amo le persone schiette, è sempre stato schietto nei miei confronti | che denota franchezza, lealtà, sincerità: atteggiamento schietto, discorso schietto, parole schiette
4a. LE estens., dritto, affusolato o, anche, levigato, liscio: i cipressi che a Bolgheri alti e schietti | van (Carducci)
4b. LE del corpo o di una sua parte, snello, asciutto: ell’era grande e schietta (Boccaccio)
Il dizionario di italiano dalla a alla z
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.