sta|bi|li|tà
s.f.inv.
av. 1348; dal lat. stabilitāte(m), v. anche stabile.
AU 1a. spec. di edifici, costruzioni e sim., l’essere in equilibrio stabile, il mantenersi ben fermo, saldo: la stabilità del palazzo dipende dalle fondamenta, l’alluvione ha compromesso la stabilità del ponte 1b. capacità di un veicolo o di un mezzo di trasporto navale o aereo di riportarsi prontamente all’assetto d’equilibrio dopo un improvviso spostamento 1c.TS fis. proprietà di un sistema di sviluppare reazioni che compensino effetti perturbatori, ristabilendo successivamente la condizione di equilibrio 2.CO proprietà di un colore di non perdere nel tempo la propria intensità 3a.CO fig., il restare invariato, immutato nel tempo, senza subire profondi cambiamenti e modificazioni: stabilità della propria residenza, di una situazione; stabilità politica, assetto durevole di un sistema politico o di un governo | l’essere durevole, duraturo: stabilità di un matrimonio, di un accordo 3b.CO fig., fermezza, costanza di sentimenti, di idee, ecc.: in questo lavoro ci vuole molta stabilità 4a.TS dir.lav. condizione di conservazione dell’impiego da parte del lavoratore che si verifica quando all’imprenditore viene limitata la possibilità di licenziamento: stabilità del posto, del rapporto di lavoro 4b.TS econ. situazione in cui si verificano lievi e continue oscillazioni di valore intorno al livello di equilibrio stabile: stabilità della moneta, dei prezzi, dei cambi 5.TS fis. condizione di equilibrio delle particelle che compongono una configurazione nucleare 6.TS chim. proprietà di un composto o di un sistema di essere inalterabile nel tempo
Polirematiche
verifica di stabilità loc.s.f. TS ing.civ. valutazione delle tensioni interne di una struttura al fine di accertare che esse non risultino maggiori dei corrispondenti carichi di sicurezza
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