viziare

vi|zià|re
v.tr.
av. 1321 nell'accez. 2a; dal lat. vĭtĭāre, v. anche vizio.


1a. AD educare con troppa indulgenza e permissività, inducendo ad assumere comportamenti poco corretti e cattive abitudini: viziare i figli, il bambino è stato viziato dai nonni; anche scherz.: con tutti questi regali mi vizi!
1b. CO far assumere a un animale domestico abitudini sbagliate o difetti di comportamento: ha viziato il cane facendolo uscire ogni volta che abbaia
1c. CO corrompere: è stato viziato dalle cattive compagnie
2a. CO rendere difettoso, mal funzionante: viziare un congegno con un cattivo utilizzo
2b. CO rendere di minor pregio: viziare un’opera d’arte con un restauro sbagliato
3a. CO compromettere nell’efficacia e nella validità: un presupposto errato che vizia tutto il ragionamento, un errore di calcolo che vizia l’intero procedimento
3b. TS dir., burocr. di errore, omissione e sim., rendere non valido o nullo: errore che vizia una delibera, omissione che vizia un contratto
4. CO rendere meno puro: la presenza di molti fumatori ha viziato l’aria nella stanza
5. LE offuscare, rendere meno luminoso: il fummo che ’l tuo raggio vizia (Dante)
6. OB privare della verginità
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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