ca|la|mà|ro
s.m.
1306; da calamaro, var. merid. di calamaio, nella loc. pesce calamaro, per il liquido nero che secerne in caso di pericolo, cfr. gr. kalamárion.
AD 1a. CO mollusco commestibile molto comune nel Mediterraneo, dal corpo allungato fornito di dieci tentacoli a ventose e di due pinne laterali, detto talvolta impropriamente anche totano: una frittura di calamari, calamari ripieni 1b. TS zool.com. mollusco marino del genere Loligo (Loligo vulgaris) 2. CO fig., fam., spec. al pl., occhiaia livida dovuta a stanchezza o malattia: avere i calamari agli occhi
Polirematiche
calamaro gigante loc.s.m. TS zool.com. nome comune dato ai molluschi della famiglia degli Architeutidi.
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