capire

ca||re
v.tr., v.intr.
sec. XIV; lat. capĕre con cambio di coniug.


FO
1a. v.tr., comprendere con la mente, intendere il senso di qcs.: capire un problema; non capisco quello che dici; capire a, al volo, velocemente | capire qcn., penetrarne i sentimenti, il carattere, la personalità: è un ragazzo difficile da capire | capire la poesia, la musica, comprenderne il significato più profondo | colloq., non volerla capire, non voler accettare una situazione | capirci, non capirci, riuscire, non riuscire a comprendere: non ci capisco niente, tu ci capisci qcs.? | fam., spec. nella lingua parlata, capirai, per sottolineare ciò che si dice, o come commento ironico: «E’ arrivato decimo alla gara» «Eh, capirai!» | in loc.pragm., si capisce, certo, naturalmente: «Telefonerai domani?» «Si capisce»
1b. v.tr., essere convinto; rendersi conto: capisco che non c’è altro da fare
1c. v.tr., ass., essere intelligente, avere capacità d’intendere: è un bambino che capisce molto; essere comprensivo: confidati con lui, è una persona che capisce
1d. v.tr., estens., giustificare, scusare; perdonare: cerca di capirmi
2. v.tr. OB contenere
3. v.intr. (avere) OB essere contenuto, trovar posto in qcs. | fig., non capire in sé dalla gioia, non stare in sé per la gioia

Polirematiche

capire al volo
loc.v.
CO
intuire
capire il gioco
loc.v.
CO
comprendere, rendersi conto delle intenzioni, spec. recondite, di qcn.
capire il latino
loc.v.
CO
c. ciò che è sottinteso in un discorso o ciò che si vuol significare con un altro
capire l’antifona
loc.v.
CO
comprendere ciò che sta dietro un discorso allusivo o reticente
capire una cosa per un’altra
loc.v.
CO
intendere le cose al contrario, fraintendere.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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