car|ne|và|le
s.m.
2ª metà XIII sec; loc. lat. mediev. carnem levāre propr. “levare la carne”, con assimilazione e successiva sincope, v. anche carnasciale.
AD 1. periodo compreso tra l’epifania e la quaresima, caratterizzato da scherzi e divertimenti, balli, feste in maschera, ecc.: costume di carnevale, dolci di carnevale, veglione di carnevale, a carnevale mi sono travestito da arlecchino| l’insieme dei festeggiamenti che si svolgono durante questo periodo, spec. nell’ultima settimana prima della quaresima: il carnevale di Venezia, di Rio| pupazzo che rappresenta tale periodo, talora bruciato simbolicamente il martedì grasso: bruciare, seppellire il carnevale, festeggiarne la fine; anche fig. 2. estens., tempo di allegria e spensieratezza: non è sempre carnevale; fare carnevale, divertirsi, far baldoria 3. fig., carnevalata, buffonata
Polirematiche
carnevale ambrosiano loc.s.m. CO nella diocesi ambrosiana, carnevale che si prolunga fino al sabato dopo il mercoledì delle ceneri
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