cé|ro, cè|ro
s.m.
1ª metà XIII sec; der. di 1cera, cfr. lat. cereus.
CO 1. grossa candela di cera, usata spec. per scopi liturgici: cero votivo, quello acceso per adempiere a un voto; dritto come un cero, di persona rigida e impettita; pallido come un cero, molto pallido 2. estens., grande e pesante costruzione di legno o cartapesta, portata in processione durante alcune feste religiose: la festa dei ceri di Gubbio
Polirematiche
accendere un cero loc.v. CO accendere una candela. cero pasquale loc.s.m. TS lit. c. benedetto durante la celebrazione della veglia pasquale e tenuto acceso fino al giorno dell’Ascensione.
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