1che

pron.rel., pron.interr., pron.escl., pron.indef.inv., agg.interr., agg.escl., s.m.inv. 
960; lat. quĭd, nt. di quis “chi” o que(m), acc. di qui pron.rel.

FO
I. pron. . FO
1a. pron.rel. il quale, la quale, i quali, le quali (può essere riferito a persona o cosa e viene gener. usato con valore di soggetto o complemento oggetto): la pioggia che cade, il libro che ho letto, i ragazzi che ho appena incontrato | in alcune costruzioni può assumere un valore che si accosta a quello di congiunzione, ad es. quando non segue immediatamente il nome a cui si riferisce: Carlo è nell’altra stanza che legge, o in frasi come: è Giorgio che ha telefonato, non Marco, è con lui che devi parlare
1b. pron.rel. (con funz. di complemento indiretto) con valore temporale, in cui: l’estate che partii, non passa giorno che non lo incontri; con valore di complemento di specificazione, di cui: questa è l’amica che ti dicevo; OB LE anche preceduto da prep., cui: non si fanno carico de’ travagli in che mettono un povero galantuomo (Manzoni) | FO in espressioni come: avere di che mangiare, non c’è di che rallegrarsi | non c’è di che, in risposta a grazie
1c. pron.rel. FO la qual cosa (con valore neutro, preceduto da art. o prep.): non è venuto all’appuntamento, il che mi preoccupa, raccontò una sciocchezza, al che tutti risero, è venuto a trovarmi, dal che deduco quanto sia gentile, dopo di che me ne andrò
2. pron.interr. FO solo al sing., quale cosa (usato in proposizioni interrogative dirette e indirette, spesso seguito da cosa): che fai?, che (cosa) è stato?, di che ti preoccupi?, a che pensi?; mi chiedo che (cosa) farai, non capisco che (cosa) vuoi | che?, e che?, o che?, ma che?, come rafforzativo di frasi interrogative: che? vuoi già uscire?, e che? hai paura?
3. pron.escl. FO solo al sing., quale cosa: che sento!, che vedo!, che mi dici! | fam., con valore di interiezione, per esprimere, meraviglia, stupore, riprovazione: che! non pensarci neppure, che, ci credi davvero?
4. pron.indef. FO indica qcs. di indeterminato, spec. seguito da agg.: c’era nel suo sguardo un che di beffardo
II. agg.
1. agg.interr. FO quale, quali (in frasi interrogative dirette e indirette): che treno prendi?, che giornali leggi di solito?, che ora è?, non capisco che genere di ragazza sia
2. agg.escl. FO quale, quali: che ragazzo simpatico!, che bellezza!, che strane idee!, che magnifico sole, stamattina, che barba!, che noia! | fam., seguito da agg., senza altra specificazione: che bello!, che bellezza, com’è bello, che distratta! come sono distratta, che gentili!, come sono gentili; talvolta posposto all’agg.: stupido che non sei altro!
III. s.m.inv. in espressioni come: il c. e il come, il c., il come e sim., ogni cosa, tutto: voglio sapere il c. e il come di tutta la faccenda

Polirematiche

alcun che
loc.pron.
BU
var. => alcunché.
avere a che dire
loc.v.
CO
litigare, questionare: ha avuto a che dire col capufficio
avere a che fare
loc.v.
CO
avere un qualche rapporto o relazione: non voglio avere nulla a che fare con loro; essere inerente, entrarci: è una proposta che ha a che fare col nostro lavoro; essere coinvolto, doversi occupare di qcs.: avere a che fare con un problema
avere a che vedere
loc.v.
CO
avere a che fare
chi sa che
loc.pron.indef.inv.
loc.agg.indef.inv., var. => chissà che
chissà che
loc.pron.indef.inv.
loc.agg.indef.inv. CO loc.pron.indef.inv., indica qcs. di indeterminato, di non ben definito o, anche iron., qcs. di eccessivo, di esagerato: vuole chissà che!, sembrava chissà che e invece era un semplice raffreddore | loc.agg.indef.inv., relativo a qcs. di indeterminato o, anche iron., a qcs. di eccessivo, di esagerato: avrò combinato chissà che pasticcio, credeva di aver acquistato chissà che rarità e invece era una fregatura
dare a Cesare quel che è di Cesare
loc.v.
CO
d. a qcn. quel che gli spetta di diritto | detto per ammettere che qcn. avesse ragione su un particolare argomento
dopo di che
loc.avv.
CO
d. la qual cosa, in seguito al quale fatto: ci ha telefonato una volta, dopo di che non l’abbiamo più sentita
gran che
loc.pron.indef.
loc.avv., var. => granché
il primo che capita
loc.s.m.
CO
il primo venuto  
ma che
loc.inter.
BU
var. => macché.
non avere nulla a che vedere
loc.v.
CO
non avere alcun contatto, rapporto di affinità con qcs.
non c’è di che
loc.inter.
CO
prego
non sapere a che santo votarsi
loc.v.
CO
non sapere a chi rivolgersi in un momento di bisogno, come agire per risolvere una situazione difficile
non sapere che pesci pigliare
loc.v.
CO
essere in una situazione imbarazzante o difficile
non so che
loc.agg.
loc.s.m. CO
1. loc.agg., di qcs. di cui si vuol sottolineare la vaghezza, il senso dell’indefinito: provai non so che piacere quando lo rividi
2. loc.s.m., un certo non so che
quel tanto che basta
loc.avv.
CO
facendo il minimo necessario per raggiungere un determinato scopo: ho studiato quel tanto che basta a raggiungere la sufficienza.
quello che passa il convento
loc.s.m.
CO
scherz., ciò che si ha a disposizione e di cui bisogna accontentarsi: vieni a cena, se ti accontenti di quel che passa il convento
un certo non so che
loc.s.m.
CO
qcs. di indefinibile, che suscita un sentimento, un'impressione e sim.: quella donna ha un certo non so che che mi piace.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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