co|là|re
v.tr. e intr.
2ª metà XIII sec; lat. cōlāre, der. di colum "1filtro".
AU 1. v.tr., far passare un liquido o una sostanza fluida attraverso un filtro per purificarla: colare il vino, il brodo, l’olio| separare un cibo dall’acqua di cottura: colare la pasta, il riso bollito| estens., colare il grano, setacciarlo, vagliarlo 2. v.tr., riferito a metalli fusi, sostanze fluide o pastose, versare in una forma, in uno stampo o su una superficie: colare un metallo fuso in una cavità; colare l’asfalto, il calcestruzzo| colare l’oro, l’argento, fonderlo per versarlo in uno stampo 3. v.tr., stillare, versare goccia a goccia: la ferita colava sangue| ass., far uscire, lasciar uscire un liquido, perdere: un recipiente, un rubinetto che cola; gocciolare: gli cola il naso, di chi è raffreddato 4. v.intr. (essere) scorrere lentamente goccia a goccia; gocciolare, stillare: le lacrime gli colavano lungo il viso, il sudore colava dalla fronte 5. v.intr. (essere) sciogliersi: la cera è colata|OB fig., venir meno
Polirematiche
colare a fondo loc.v. CO colare a picco colare a picco loc.v. CO affondare rapidamente: la corazzata colpita colò a picco in pochi minuti | fig., fallire, naufragare: il progetto è colato a picco
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