coscienza

co|scièn|za
s.f.
ca. 1274; dal lat. consciĕntĭa(m), der. di consciens, -entis “cosciente”.

FO
1a. FO consapevolezza che l’uomo ha di sé e del mondo esterno: avere coscienza di ciò che si fa, si dice ecc.; avere, prendere coscienza della realtà; avere una vaga coscienza di qcs., averne qualche sentore, un’impressione confusa | capacità di valutare se stessi, le proprie doti e i propri difetti: coscienza delle proprie forze, del proprio valore, dei propri meriti, limiti ecc. | TS psic. funzione psichica in cui si riassume ogni esperienza, conoscenza del soggetto | TS filos. situazione in cui l’anima è in rapporto con se stessa ed è in grado di conoscersi e giudicarsi in modo diretto e infallibile 
1b. CO pieno possesso delle facoltà psico-fisiche, conoscenza
2. FO  consapevolezza del valore morale delle proprie azioni, di ciò che è bene e di ciò che è male: agire, comportarsi con, secondo coscienza | l’insieme delle norme e dei principi etici o semplicemente la sensibilità morale che influenza le scelte e l’agire umano: coscienza retta, limpida, onesta, tormentata, elastica, una questione di coscienza | estens., l’animo, la mente in quanto esamina e giudica un’azione: questo fatto è nella coscienza di ognuno di noi; sentirsi qcs. sulla coscienza, avere degli scrupoli, dei rimorsi di coscienza | estens., ogni individuo in quanto entità morale: un fatto che offende tutte le coscienze
3. FO onestà, lealtà; senso del dovere e di responsabilità professionale: studiare, lavorare con coscienza; spec. nei rapporti col prossimo: umanità, correttezza, rettitudine: gente che si comporta senza coscienza
4. FO sensibilità di fronte a determinati fatti, problemi ecc.: coscienza civile, linguistica, sociale, politica, patriottica

Polirematiche

avere la coscienza a posto
loc.v.
CO
non avere nulla di cui rimproverarsi, ritenere di essersi comportato bene
avere la coscienza pulita
loc.v.
CO
avere la coscienza a posto
avere la coscienza sporca
loc.v.
CO
avere qcs. di cui rimproverarsi, sentire rimorso per qcs.
avere sulla coscienza
loc.v.
CO
avere la colpa, la responsabilità di qcs.: avere un delitto sulla coscienza
caso di coscienza
loc.s.m.
TS dir.can.
fatto che presenta particolari complicazioni di ordine morale | CO estens., circostanza che pone un problema di ordine morale
contenuto della coscienza
loc.s.m.
TS psic.
l’insieme dei dati che costituiscono uno stato di coscienza in un determinato momento
coscienza di classe
loc.s.f.
CO
consapevolezza acquistata dalla classe lavoratrice relativamente ai propri diritti e interessi
coscienza morale
loc.s.f.
CO
consapevolezza della portata etica delle proprie azioni
esame di coscienza
loc.s.m.
TS relig.
nel cattolicesimo: esercizio spirituale che precede la confessione e che consiste nel richiamare alla memoria i peccati commessi | CO estens., sincera riflessione sui propri comportamenti e sulle proprie capacità, spec. prima di prendere una decisione: fai un esame di coscienza e poi dimmi che ne pensi
flusso di coscienza
loc.s.m.
TS lett.
tecnica narrativa del romanzo del ‘900, che si propone di rappresentare fatti e vicende attraverso la rappresentazione del libero fluire dei pensieri di un personaggio, riproducendone fedelmente anche le sconnessioni logiche e sintattiche
in coscienza
loc.avv.
CO
sinceramente, onestamente: in coscienza non so cosa consigliarti.
in tutta coscienza
loc.avv.
CO
sinceramente, onestamente: in tutta coscienza non me la sento di decidere per lui
libertà di coscienza
loc.s.f.inv.
CO
diritto di scegliere e seguire, senza restrizioni, le proprie convinzioni religiose, morali e politiche
matrimonio di coscienza
loc.s.m.
TS dir.
m. canonico privo di effetti civili celebrato in segreto, senza pubblicazioni e alla presenza di due testimoni, possibile solo in casi gravissimi e urgentissimi
mettersi la coscienza a posto
loc.v.
CO
eliminare un senso di colpa riparando a un errore o a un'omissione
mettersi la coscienza in pace
loc.v.
CO
mettersi la coscienza a posto
mettersi una mano sulla coscienza
loc.v.
CO
spec. come invito, comportarsi secondo la propria coscienza, correttamente: non fare così, mettiti una mano sulla coscienza!.
obiettore di coscienza
loc.s.m.
CO
chi, per motivi morali o religiosi, rifiuta di adempiere determinati obblighi imposti dallo stato in cui vive, spec. all’obbligo di leva | medico o paramedico che, per convizioni morali o religiose, rifiuta di attenersi alle leggi vigenti riguardo l’interruzione volontaria di gravidanza
obiezione di coscienza
loc.s.f.
CO
opposizione, per motivi morali o religiosi, all’adempimento di obblighi imposti dallo stato spec. in materia di servizio militare | rifiuto di un medico o di un paramedico, per convinzioni morali o religiose, di adempiere a quanto previsto dalla legge sull’interruzione volontaria della gravidanza
perdere coscienza
loc.v.
CO
svenire
pesare sulla coscienza
loc.v.
CO
causare rimorso: molti delitti gli pesano sulla coscienza.
prendere coscienza
loc.v.
CO
acquistare consapevolezza di un problema o, anche, di sé, del proprio essere
presa di coscienza
loc.s.f.
CO
l’acquistare piena consapevolezza di sé e della realtà circostante
riacquistare coscienza
loc.v.
CO
rinvenire, riprendere conoscenza.
riprendere coscienza
loc.v.
CO
riprendere conoscenza
scissione della coscienza
loc.s.f.
TS psic.
in psicoanalisi, forma tipica di dissociazione isterica caratterizzata dalla coesistenza di due personalità che possono ignorarsi reciprocamente
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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