di|scri|mi|na|zió|ne
s.f.
1763-65; dal lat. discriminatiōne(m), v. anche discriminare.
CO 1a. il discriminare e l’essere discriminato: attuare una discriminazione 1b. disparità di trattamento, spec. nei confronti di particolari gruppi etnici, sociali, politici: la legge non prevede discriminazioni di età, sesso, ecc.; discriminazione etnica, politica, subire assurde discriminazioni, senza discriminazioni di nessun genere 1c.TS stor. nella legislazione razziale fascista, provvedimento che stabiliva la non applicazione delle disposizioni antisemite nei confronti di cittadini italiani ebrei in ragione di loro particolari meriti civili o militari 2.TS telecom. in radiotecnica, rilevazione di un segnale modulato in frequenza o in fase 3.TS neurol., psic. capacità di differenziare, a livello percettivo, distinzioni sensoriali elementari in rapporto all’intensità, alla durata, alla qualità e spazialità degli stimoli e delle sensazioni che ne derivano
Polirematiche
discriminazione razziale loc.s.f. CO applicazione di provvedimenti restrittivi, spec. in materia civile e politica, nei confronti di gruppi etnici diversi dal gruppo dominante
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