do|man|dà|re
v.tr. e intr.
1219; lat. demandāre “affidare, raccomandare”, comp. di de- con valore raff. e mandāre “mandare”.
FO 1. v.tr., chiedere rivolgendo una domanda: domandare il motivo di qcs., domandare l’ora; non me lo domandare nemmeno!, e me lo domandi?, non è da domandare, in risposta a domande ovvie, spec. fam. | in loc.pragm.: domando e dico!, per esprimere stupore, indignazione 2a. v.tr., chiedere per ottenere qcs., richiedere: domandare un favore, domandare scusa, domandare un prestito, domandare l’elemosina, domandare la parola|CO chiedere come prezzo o compenso: quanto domandano per ridipingerti la casa? 2b. v.tr. CO esigere, comportare: un problema che domanda grande attenzione 3a. v.tr. LE desiderare, invocare: morte domanda | chi nostro mal conobbe, e non ghirlanda (Leopardi) 3b. v.tr. BU chiamare una persona per chiedere un’informazione 3c. v.tr. OBLE denominare, chiamare: in questa guisa gradirei ciascuno | insidiator di mia verginitate, | che tu dimandi amante, ed io nimico (Tasso) | col compl.ogg. della persona, interrogare: domandane altri de’ più savi e forse troverai qualcuno che ti risolva cotesto dubbio (Leopardi) 4. v.tr. OB invitare, convocare | sfidare 5. v.tr. OB cercare di raggiungere un luogo 6. v.intr. (avere) FO chiedere notizie, informazioni riguardo a qcn. o qcs.: mi hanno domandato del tuo lavoro| domandare di qcn., cercarlo, volergli parlare
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