finestra

fi|nè|stra

s.f.

1ª metà XIII sec; lat. fenĕstra(m).

1. FO apertura praticata nei muri esterni di un edificio, gener. fornita di un’intelaiatura cui sono applicati vetri o altro materiale trasparente, che permette di far prendere aria e luce agli ambienti interni: la finestra che dà sulla piazza, sul cortile; il davanzale della finestra; affacciarsi alla finestra; aprire, chiudere, accostare, socchiudere la finestra; finestra finta, dipinta sul muro | CO fig., scherz., spazio vuoto lasciato da un dente mancante
2. CO fig., nel linguaggio giornalistico o burocratico, lasso di tempo, spec. con riferimento a quello nel quale un lavoratore che ha maturato il diritto alla pensione di anzianità, può realmente accedervi
3a. TS tipogr. riquadro di una pagina lasciato in bianco volontariamente o per motivi accidentali
3b. TS tipogr., giorn. => box
4. TS inform. riquadro dello schermo, gener. modificabile nelle dimensioni e nella posizione, in cui è possibile eseguire un’attività in modo autonomo rispetto alle altre elaborazioni: aprire, chiudere una finestra, visualizzazione in finestra
5. TS anat. apertura o foro di una determinata struttura anatomica
6. TS ott. => pupilla di entrata
7. LE ferita, squarcio: col petto, col grifo e colle zanne | fa, dovunque si volge, ample finestre (Ariosto)
8. LE spec. al pl., occhi: o belle et alte e lucide fenestre, | onde colei che molta gente attrista | trovò la via d’entrare in sì bel corpo! (Petrarca)
9. TS fis. intervallo di frequenze in uno spettro

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