gàr|bo
s.m.
av. 1537 nell'accez. 2; forse dall’ar. dial. *gālb, var. di qālib “modello, stampo”.
AD 1. AD
maniera compita e cortese di trattare con gli altri: parlare, salutare, chiedere con garbo, interruppe con garbo la discussione, mancare di garbo| estens., modo di fare, di agire grazioso, fine: muoversi, scrivere, esporre, dipingere con garbo 2. CO forma, sagoma, linea: il garbo di un mobile, di un abito, di un decoro; estens., dare il garbo a qcs., conferire a qcs. una forma armoniosa e precisa mediante un accurato lavoro di modellatura e rifinitura 3a. BU andamento curvilineo, sinuosità: il garbo del fregio riproduce l’andamento della volta 3b. TS mar. la sagoma complessiva delle parti che formano la curvatura interna ed esterna di uno scafo ligneo 4. RE tosc., gesto, cenno: mi salutò con un garbo della testa 5. OB gusto gradevole, delicato, amabile di un vino
Polirematiche
a garbo loc.avv. CO con cura, per bene: rammendo eseguito a garbo di garbo loc.agg.inv. CO di qcn., garbato, gentile: una persona, gente di garbo mal garbo loc.s.m. var. => malgarbo
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