Grà|al
s.m.inv.
1892; dal fr. ant. graal, dal lat. mediev. gradāle(m) “vaso argenteo”, gradālu(m) “vaso da mensa”.
TS lett. secondo la leggenda , calice usato nell’ultima cena , nel quale Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Gesù crocifisso , considerato a partire dal X sec. come introvabile reliquia dotata di molteplici virtù soprannaturali
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