guin|zà|glio
s.m.
sec. XIII; dall’alto ted. medio wintseil “fune per legare un levriero”.
AD 1a. lunga striscia, gener. di cuoio, o catena metallica che, fissata per un’estremità al collare e per l’altra tenuta in mano, serve a trattenere e condurre i cani o, più raramente, altri animali: tenere il cane al guinzaglio, mettere il guinzaglio al cane 1b. estens., cintura con bretelle, provvista di un lungo laccio, per tenere i bambini quando iniziano a camminare 2. TS arald. figura a forma di bastone con due corregge per tenere i cani in coppia
Polirematiche
mettere al guinzaglio loc.v. CO fam., tenere legato a sé togliendo la libertà: ha messo il marito al guinzaglio tenere al guinzaglio loc.v. CO t. qcn. assoggettato, soggiogato
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