1j

j
s.f. e m.inv.

CO decima lettera dell’alfabeto, il cui nome è i lunga: j minuscola, J maiuscola | in passato era usata per indicare la i semiconsonantica (ad es.: noja) o la i vocalica risultante dalla contrazione di due ii (ad es.: varj); oggi è ancora in uso in poche parole (ad es.: juventino) in alcuni nomi propri e in alcuni toponimi (ad es.: Jole, Jesolo); si trova in parole straniere non adattate con i differenti valori fonetici propri di ciascuna lingua (ad es. in fr. /ʒ/ abat-jour, in ingl. /dʒ/ jogging, ecc.) | nel codice alfabetico internazionale è identificata dalla parola Juliett | spec. maiusc., in funz. di agg.num., nell’alfabeto internazionale indica il decimo elemento di una serie ordinata alfabeticamente: sovrapporre il punto J al punto K.

Polirematiche

lingua turca j
loc.s.f.
TS ling.
una delle lingue turche come il tartaro, l’usbeco, l’osmanico (da cui trae origine il turco letterario), in cui il fonema dell’antico turco comune originario *j- /j/ è conservato come j-
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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