màr|cio
agg., s.m.
av. 1260; lat. marcĭdu(m), v. anche marcido.
AU 1. agg., che è in avanzato stato di decomposizione, spec. di odore e aspetto disgustoso; andato a male, guasto: puzza di pesce marcio, di uova marce 2. agg., di parte del corpo, ferita e sim., che è suppurata in seguito a infezione 3. agg., fradicio, disfatto dall’umidità, dall’acqua, ecc.; inzuppato: assi marce che non reggono il peso 4. agg., fig., moralmente corrotto, degenerato: vivere in un ambiente marcio 5. agg., in funzione rafforzativa: sudato marcio, ubriaco marcio 6a. s.m., parte marcita di qcs.: tagliare via il marcio dalla pera 6b. s.m., odore e sapore di ciò che è andato a male: il pesce sa di marcio 7. s.m., materia organica purulenta, pus: pulire la ferita dal marcio 8a. s.m., fig., corruzione, degenerazione morale: avere del marcio in cuore; malcostume: ripulire la società dal marcio 8b. s.m., ambiguità, scarsa correttezza o legalità di una situazione, di un’azione e sim.: subodorare il marcio in un affare
Polirematiche
mela marcia loc.s.f. CO fig., elemento negativo e controproducente all’interno di un gruppo.
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