ma|ter|ni|tà
s.f.inv.
1686; dal lat. maternitāte(m), v. anche materno; nell'accez. 2 cfr. fr. maternité.
AU
1. CO l’essere madre, la condizione di madre; il complesso dei vincoli affettivi che legano una madre al proprio figlio: desiderio di maternità, le gioie, le ansie della maternità; maternità cosciente, non affidata al caso 2.TS dir. lo stato o la qualità di madre di un soggetto, giuridicamente riconosciuto come spettante a una donna in forza del rapporto di filiazione |TS burocr. nei documenti, il nome e il cognome della madre, come elemento delle generalità di un soggetto: indicare nome, cognome, paternità e maternità 3.CO gravidanza, parto |TS dir. periodo anteriore e posteriore al parto durante il quale la madre si congeda dal lavoro mantenendo la normale retribuzione: essere, entrare, mettersi in maternità 4.CO reparto di un ospedale, di una clinica e sim. riservato alle partorienti e alle puerpere con i neonati 5.BU appellativo riservato alle religiose cui spetta il titolo di madre 6.TS arte rappresentazione artistica della Madonna con Gesù bambino: una maternità lignea rinascimentale
Polirematiche
maternità sostitutiva loc.s.f. TS genet. m. di una donna che accoglie nel suo utero un embrione fecondato in vitro dai gameti della coppia cui consegnerà il neonato al termine della gravidanza.
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