mi|rà|re
v.tr. e intr.
av. 1300; lat. mīrāre, var. di mirāri, der. di mirus “meraviglioso”.
1. v.tr. LE guardare, osservare per lo più in modo intenso, con attenzione, con interesse; contemplare, rimirare: mostrasi sì piacente a chi la mira, | che dà per li occhi una dolcezza al core (Dante); anche ass.: cominciai a mirar con tal desio, | che me stesso e ’l mio mal posi in oblio (Petrarca) 2. v.tr. LE fig., esaminare, considerare attentamente: mirate la dottrina che s’asconde | sotto ’l velame de li versi strani (Dante) 3. v.intr. (avere) AU dirigere un’arma contro un bersaglio calcolando la direzione necessaria per colpirlo: mirare in basso, alle gambe, al petto, al cuore 4a. v.intr. (avere) AU fig., avere come scopo, come fine; aspirare, tendere: mirare a una luminosa carriera, alla gloria, al guadagno 4b. v.intr. (avere) AU essere indirizzato a un determinato obiettivo, servire a uno scopo preciso: un provvedimento che mira a ridurre drasticamente le spese 5. v.intr. (avere) LE meravigliarsi, stupirsi: quest’è la cagion di che tu miri (Dante)
Polirematiche
mirare in alto loc.v. CO avere grandi ambizioni mirare lontano loc.v. CO mirare in alto.
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