mitigare

mi|ti||re
v.tr.
av. 1320; dal lat. mītĭgāre, der. di mitis “1mite”.


CO
1. lenire, alleviare, rendere più mite, meno intenso o acuto un dolore, una sofferenza fisica, uno stato nervoso, uno sforzo, una fatica e sim.
2a. fig., temperare, moderare la forza di un sentimento, la violenza di una passione o di un vizio, l’intensità di un desiderio, di una condizione dello spirito, di un moto dell’animo, ecc.: mitigare la rabbia, l’ardore di una passione
2b. fig., ridurre o ricondurre entro limiti meno gravosi, meno violenti, più tollerabili le conseguenze di una situazione grave e difficile, i danni o i disagi di una circostanza avversa, di una condizione disagevole, di una caratteristica negativa
3. fig., limitare, rendere meno rigorosa, meno categorica, meno assoluta un’opinione, un’affermazione, ecc.
4. ridurre, attenuare, rendere più blanda una pena, una punizione e sim.: mitigare una pena, una condanna
5. attenuare o moderare l’asprezza e la durezza di un termine, di un’espressione o, anche, di un concetto, di un pensiero, di un’intenzione attraverso una metafora, un eufemismo, una perifrasi, ecc.
6. OB blandire, intenerire
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