mor|fè|ma
s.m.
1934; der. di morfo- con 1-ema, cfr. fr. morphème.
TS ling. 1. spec. nella linguistica storica, elemento formale avente funzione grammaticale, che può essere sia isolato, per es. in italiano una preposizione, sia incorporato in una parola, per es. nelle lingue flessive una desinenza 2. spec. nella linguistica nordamericana, unità minima dotata di significato 3. entità astratta, dotata di significato e il cui significante può, a seconda delle lingue, avere una sua autonoma riconoscibilità in e con un morfo specifico (per es. in italiano gran parte dei morfemi lessicali) ovvero proiettarsi con altri morfemi in un unico morfo (per es. nella desinenza -o dell’italiano amo si amalgamano i morfemi di prima persona, singolare, presente, indicativo, verbo)
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