opacità
av. 1544; dal lat. opacitāte(m), v. anche opaco.
1a. CO l’essere opaco, perdita o mancanza di lucentezza: l’opacità di un metallo, opacità della carta
1b. TS fis. rapporto tra l’intensità luminosa di un raggio incidente e quella del raggio corrispondente emergente da un mezzo qualsiasi, spec. con riferimento, in sensitometria, a pellicole o lastre fotografiche prima esposte poi sviluppate
2. CO fig., mancanza di brillantezza, di vivacità, spec. mentale: le sue risposte rivelano una certa opacità intellettuale; assenza di chiarezza: l’opacità di una metafora
3. LE oscurità: quel canto … si frangea nell’anima serena | piena, nell’alta opacità, di stelle (Pascoli) | ombrosità, frescura: per l’opacità verdastra ove cadeva l’oro solare crivellato dalla fronda lo vide venire svelto (D’Annunzio)
4. BU lett., nebbiosità, foschia
5. BU lett., vacuità, fissità del volto, dello sguardo | mancanza di gaiezza, di serenità | monotonia della vita
6. TS med. presenza in una lastra radiografica di un’area opaca ai raggi X, che rivela addensamenti tessutali causati da focolai infiammatori o da proliferazioni tumorali
7. TS med. alterazione o diminuzione della trasparenza dell’occhio o di una sua parte, spec. con riferimento al cristallino
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