opaco

o||co
agg.
av. 1416; dal lat. opācu(m), di orig. sconosciuta.


1. AD di corpo, che non si lascia attraversare dalla luce: vetro opaco | TS fis. di corpo che, rinviando o assorbendo completamente tutte le radiazioni luminose che riceve, ha coefficiente di trasparenza nullo | TS fis. di corpo che, assorbendo radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari, ha fattore di trasmissione nullo per qualsiasi radiazione o soltanto per quelle di una determinata lunghezza d’onda
2. AD privo di lucentezza, di luminosità: vernice, carta opaca, colori opachi, tinte opache, non brillanti; pelle, incarnato opaco, pallido, dal colorito malsano
3a. CO fig., di luce poco intensa, fioca, velata | di suono che manca di limpidezza, acutezza, vivacità: gli parlò con voce opaca
3b. CO che manca di vivacità, di intelligenza: sguardo opaco
4. CO estens., di prestazione sportiva, artistica, ecc., svolta senza particolare impegno, fiacca
5. BU lett., soffuso di foschia, caliginoso | che ha i contorni incerti e confusi, sfocato
6. BU di qcn., gretto, meschino | di qcs., insignificante, monotono; desolato, squallido
7. LE che si trova in penombra, ombroso: il rugghio … fra gli opachi e intricati boschi (Leopardi); buio, privo di luce: il bue rumina nelle opache stalle | la sua laboriosa lupinella (Pascoli)
8. TS lett. nell’analisi di un testo, di parola o frase in cui, incidentalmente o volutamente, il rapporto con il concetto preso in considerazione non è immediatamente comprensibile

Il dizionario di italiano dalla a alla z
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