òr|bo
agg., s.m.
sec. XIV; lat. ŏrbu(m), propr. “privo”.
CO 1a. agg., s.m., che, chi è privo della vista: essere orbo dalla nascita 1b. agg., s.m., estens., che, chi è privo di un occhio o vede male da un occhio, guercio 2. agg., s.m. LE fig., che, chi è privo di discernimento, di giudizio, ottuso, stolto: vecchia fama nel mondo li chiama orbi; | gent’è avara, invidiosa, e superba (Dante) 3. agg. LE privo, privato spec. di una persona cara o di qualcosa che è essenziale o necessario: orba madre, che doleasi in vano (Carducci); d’affetti | orba la vita, e di gentili errori (Leopardi)
Polirematiche
botte da orbi loc.s.f.pl. CO percosse fitte e violente, date spec. a casaccio.
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