osservanza

os|ser|vàn|za
s.f.
sec. XIV; dal lat. observantĭa(m), v. anche osservare.


1. CO rispetto scrupoloso delle prescrizioni, delle regole, delle leggi: richiamare qcn. all’osservanza delle norme, dei propri doveri, esigere l’osservanza della disciplina
2a. BU spec. al pl., regola o consuetudine consolidata nel tempo: seguire le antiche osservanze
2b. BU regola di un ordine religioso
3. TS relig. nei secc. XIV e XV, movimento sviluppatosi in alcuni ordini monastici, favorevole al ritorno a un’interpretazione più rigorosa della regola originaria | famiglia dell’ordine francescano, ufficialmente riconosciuta nel 1517, che persegue ideali di povertà più aderenti a quelli del francescanesimo originario

Polirematiche

con osservanza
loc.avv.
TS burocr.
=> con ossequio
di stretta osservanza
loc.agg.inv.
CO
di qcn., che aderisce a una religione seguendone fedelmente le pratiche | estens., di qcn., che aderisce in modo totale e assoluto a un’ideologia, a un indirizzo teorico, ecc.: un freudiano di stretta osservanza
in osservanza a
loc.prep.
TS burocr.
in modo conforme a: abbiamo agito in osservanza alle leggi
vana osservanza
loc.s.f.
TS teol.
in teologia morale, forma di superstizione per cui si compiono atti di culto per il raggiungimento di scopi cui tali atti non sono adeguati.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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