outsider

/ˌawt'sajder/ 
out|si|der
s.m. e f.inv., s.f.inv.
1895; ingl. out–sider /aʊt'saɪdə(r)/ pl. out–siders, der. di outside, comp. di out propr. "fuori" e side "1lato"  


s.m. e f.inv. ES ingl.
1. s.m. e f.inv. TS sport atleta che, pur non essendo tra i favoriti di una gara, la vince o comunque si distingue per aver dato un’ottima prova di sé; anche agg.inv.
2a. s.m. e f.inv. CO estens., chi, in campo politico, professionale, ecc., riesce a imporsi pur partendo da posizioni di scarsa importanza
2b. s.m. e f.inv. CO chi, in campo artistico e letterario, non è ascrivibile a nessuna particolare corrente o movimento
3. s.f.inv. TS econ. impresa che rimane al di fuori di un consorzio o cartello di imprese dello stesso ramo

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