paura

pa|ù|ra
s.f.
sec. XII; lat. pavōre(m), der. di pavēre “avere paura”.


1a. FO emozione, spesso improvvisa, che si determina in relazione a situazioni o nei confronti di persone o cose che costituiscono pericolo o che vengono avvertite come minacciose e che comporta turbamento, smarrimento, ansia: avere paura, fare, mettere paura; avere paura del buio, di volare, dei cani; morire di paura, tremare per la paura; essere mezzo morto di paura, essere molto spaventato; niente paura!, esclamazione con cui si cerca di rassicurare chi è spaventato; brutto da far paura, bruttissimo | fam., iperb., far paura, essere molto brutto, molto negativo o, anche, manifestare un cattivo stato di salute ecc.: qui c’è una disorganizzazione che fa paura, hai delle occhiaie da far paura
1b. TS psic. modalità di comportamento, basata su un sentimento di diminuzione dell’Io, dovuto alla presenza o alla sensazione di un pericolo, che si manifesta o in forma incontrollata o in forma attenuata attraverso una reazione di allarme
2. FO senso di angoscia e sospetto nei confronti di cose o persone: vivere nella paura
3. FO fam., con valore attenuato, timore: è partito un’ora prima per paura di arrivare in ritardo, non mangia per paura di ingrassare | ho paura che si dovrà aspettare parecchio, ho paura che piova, ho paura di dover rifare tutto, ecc., ho l’impressione, il sospetto che stia per verificarsi qcs. di negativo

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