preambolo

pre|àm|bo|lo
s.m., agg.
av. 1406; dal lat. mediev. preambŭlu(m), der. di preambulāre “camminare davanti”.


CO
1. s.m., esposizione più o meno breve che introduce un discorso, uno scritto e sim.: limitarsi a un breve preambolo
2. s.m., estens., spec. al pl., premesse cerimoniose e inutili o divagazioni per ritardare l’avvio di un discorso, attenuarne l’impatto o predisporre favorevolmente l’ascoltatore: perdersi in inutili preamboli, mettiamo da parte i preamboli e veniamo al sodo!; senza tanti, altri preamboli: per invitare qcn. a parlare senza esitazione e in modo chiaro | estens., spec. al pl., operazioni preliminari che costituiscono una perdita di tempo: sveltire i preamboli della partenza
3a. s.m. TS dir. parte di un atto giuridico che può essere premessa al corpo normativo e che indica le motivazioni e le finalità dell’atto stesso
3b. s.m. TS dir.intern. parte introduttiva di un trattato internazionale contenente informazioni di carattere generale
4. agg. OB precedente, introduttivo

Polirematiche

preambolo della fede
loc.s.m.
TS teol.
nella teologia cattolica, ciascuna di quelle verità che l’uomo può conoscere con la sola ragione e che lo predispongono all’accettazione delle verità rivelate.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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