recitare

re|ci|tà|re

v.tr.

sec. XIII; dal lat. rĕcĭtāre “rifare l’appello delle persone citate in tribunale” poi “leggere ad alta voce”, comp. di re- con valore iter. e citāre “citare”.

FO
1. ripetere ad alta voce e a memoria cose udite, lette o studiate: recitare una poesia, la lezione di storia | dire le preghiere, anche sottovoce o mentalmente: recitare il rosario, un Padre nostro | dire in pubblico con tono enfatico, spec. leggendo: recitare un’arringa, un bel discorso
2a. interpretare in scena: recitare una commedia, una tragedia di Shakespeare; recitare una parte da protagonista, la parte del cattivo
2b. ass., sostenere una parte in un’opera teatrale o cinematografica: recitare in un film, in un monologo; fare l’attore: imparare a recitare, recitare bene
3. ass., fingere, simulare atteggiandosi a un certo modello o volendo apparire altro da quel che si è: smettila di recitare, non ti crede nessuno
4. ass., spreg., atteggiarsi e parlare in modo eccessivamente affettato o enfatico: una persona che recita molto
5. CO con riferimento a leggi, regolamenti e sim., affermare, dire
6. OB narrare, esporre

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