ridicolo

ri||co|lo
agg., s.m.
av. 1472; dal lat. ridĭcŭlu(m), der. di ridēre "ridere".


AU 
1. agg., di qcn., che si espone al riso, al dileggio spec. perché si comporta in modo goffo e maldestro o bizzarro, stravagante, ecc.: essere, rendersi, diventare ridicolo, sei ridicolo con quello strano cappello! | che suscita il riso in quanto strano, grottesco, goffo o estroso, inconsueto, ecc.: un abbigliamento ridicolo; un comportamento, un atteggiamento ridicolo, fare una figura ridicola, trovarsi in una situazione ridicola
2a. agg., estens., insignificante: somma ridicola, stipendio ridicolo
2b. agg., assurdo, inaccettabile: pretesa, idea, proposta ridicola
3. s.m., solo sing., aspetto, carattere comico; comicità: avere, non avere il senso del ridicolo, il ridicolo di una situazione; mettere, porre qcn. in ridicolo, ridicolizzarlo; buttarla, metterla in, sul ridicolo, interpretare qcs. mettendo in evidenza gli aspetti comici piuttosto che quelli seri


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