s-
lat. ex- “da, fuori da” e con valore privativo, intensivo e perfettivo.
pref. è presente in verbi di origine latina: scaldare, schiudere, sporgere, ed è impiegato produttivamente premesso a verbi, in formazioni parasintetiche verbali e nominali, e premesso ad aggettivi e sostantivi con due valori principali: intensivo e privativo negativo | con valore intensivo si premette a verbi: scacciare, scambiare, spremere, sterminare; forma produttivamente verbi parasintetici: sbandierare, sbiancare, sfacchinare, frequenti le basi suffissate con valutativi: sbocconcellare, strombettare, svolazzare; può indicare un comportamento esibito, eccessivo: spoliticare | con valore privativo negativo si premette produttivamente a verbi con la funzione di ribaltare l’azione espressa dal verbo non prefissato, indicando azione contraria: scaricare, slegare; frequente la formazione con sostituzione di prefisso: sbarazzare da imbarazzare, sparecchiare da apparecchiare; esprime valore privativo in verbi come stappare; con lo stesso valore è impiegato nella formazione di verbi parasintetici: sbarbare, sbucciare, formando spesso coppie con verbi con prefisso di valore contrario: schiodare | inchiodare, svitare | avvitare; con valore privativo o peggiorativo, può formare, in combinazione con il suffisso -ato, aggettivi parasintetici a partire da sostantivi: spudorato; ha valore peggiorativo premesso a un numero limitato di sostantivi: sfiducia, sfortuna, sventura, e a pochi verbi denominali: sragionare; ha valore negativo premesso a un ristretto numero di aggettivi: scortese, sgradevole, spiacevole
Il dizionario di italiano dalla a alla z