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IL NUOVO DE MAURO


sacramento

sa|cra|mén|to
s.m.
av. 1292; dal lat. sacramĕntu(m) “giuramento”, der. di sacrāre “consacrare”.

CO
1a. CO TS relig., lit. ciascuno dei riti religiosi propri del cristianesimo, considerati dai credenti come istituiti da Cristo per operare la salvezza dell’uomo, fissati in numero di sette nella Chiesa cattolica (battesimo, cresima, eucaristia, penitenza, estrema unzione, ordine, matrimonio), di due nelle Chiese riformate (battesimo, eucaristia): amministrare, ricevere i sacramenti
1b. CO per anton., anche con iniz. maiusc., l’eucaristia; l’ostia consacrata: esporre il Santissimo S.
2. CO imprecazione blasfema, bestemmia: tirare un sacramento | con valore interiettivo, per esprimere stupore, indignazione, rabbia, ecc.: lasciami in pace, sacramento!
3. OB giuramento

Polirematiche

accostarsi ai sacramenti
loc.v.
CO
ricevere i sacramenti; confessarsi e comunicarsi
con tutti i sacramenti
loc.avv.
CO
con tutti i crismi
iterazione dei sacramenti
loc.s.f.
TS lit.
atto con cui si impartisce o si riceve più volte un sacramento
sacramento degli infermi
loc.s.m.
TS relig.
=> estrema unzione
sacramento della riconciliazione
loc.s.m.
TS relig.
=> penitenza.
simulazione dei sacramenti
loc.s.f.
1. TS relig. nella dottrina cristiana, il celebrare o ricevere un sacramento senza averne l’effettiva intenzione o senza che materia o forma abbiano validità
2. TS dir.can. estens., il manifestare esternamente una volontà che non corrisponde a quella interiore
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