sa|pó|re
s.m.
av. 1292; dal lat. sapōre(m), der. di sapĕre "avere sapore".
AU 1. sensazione prodotta dal contatto di sostanze commestibili e non, con gli organi del gusto; proprietà di una sostanza, spec. commestibile, di provocare tale sensazione: non sentire i sapori, sapore dolce, amaro, piccante, il sapore del caffè, un dolce senza sapore, avere un sapore gradevole; dare sapore a un cibo, renderlo gustoso 2. fig., carattere di un atteggiamento, di un pensiero e sim., che rivela un particolare stato d’animo: parole dal sapore aspro, un’affermazione dal sapore ironico| insieme degli aspetti che caratterizzano una condizione, una situazione e sim., in grado di suscitare particolari sensazioni ed emozioni: un’atmosfera di sapore romantico, una festa di sapore campagnolo| insieme degli aspetti formali, espressivi e stilistici di un’opera artistica o letteraria, che richiamano uno stile, un gusto e sim.: una prosa dal sapore ottocentesco, una pittura dal sapore rinascimentale 3.CO fig., vivacità, intensità espressiva: una battuta priva di sapore, un racconto senza sapore 4.CO al pl., erbe aromatiche usate in cucina per insaporire le vivande 5.TS fis. numero quantico che distingue i vari tipi di quark | ciascuno dei sei tipi di quark distinti in base a tale numero
Polirematiche
sapore fondamentale loc.s.m. TS fisiol. ciascuna delle quattro sensazioni elementari (dolce, amaro, acido e salato) dovute a stimolazioni gustative.
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