scriba
av. 1306; dal lat. scrība(m), der. di scribĕre “scrivere”.
TS stor.
1a. nell’antico Egitto, scrivano con funzione di pubblico ufficiale
1b. presso gli antichi Ebrei, alto funzionario del palazzo reale o del Tempio incaricato spec. della trasmissione degli ordini e delle notizie | nel giudaismo, depositario della tradizione e interprete della legge, spec. seguace del fariseismo e perciò considerato spesso solo come un rigido e formale osservante delle Scritture
1c. in Roma antica, in età repubblicana, schiavo addetto alla scrittura | in età imperiale, artigiano dedito alla scrittura e alla manifattura del libro; chi era alle dipendenze di magistrati o funzionari e si occupava della scrittura e della copiatura di atti e documenti
1d. con l’avvento del cristianesimo, monaco dedito alla trascrizione di codici | dopo il Duecento, traduttore simultaneo di fascicoli per la divulgazione universitaria
2a. LE copista, trascrittore, anche in espressioni di modestia per alludere a scrittore: quella materia ond’io son fatto scriba (Dante)
2b. BU estens., scrittore o giornalista di scarso valore
Il dizionario di italiano dalla a alla z