ser|bà|re
v.tr.
av. 1294; lat. sĕrvāre, forse der. di servus “servo, guardiano”.
CO 1. mettere, tenere da parte qcs., spec. per servirsene in seguito al momento opportuno: serbare i risparmi per la vecchiaia, mi spiace non aver serbato le sue lettere 2. fig., conservare, custodire nell’animo: serbare qualche speranza, serbare un segreto, una promessa| mantenere immutato un sentimento nei confronti di qcn.: serbare rancore, serbare gratitudine, serbare odio 3. BU lett., riservare a qcn. un compito, un privilegio, una lode
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