sfon|dà|re
v.tr. e intr.
sec. XIV; der. di fondo con s- e 1-are.
AU 1. v.tr., rompere un oggetto cavo provocando il cedimento del fondo o anche di una struttura laterale o di sostegno: sfondare un cesto, una botte, una poltrona, il pavimento| estens., usurare, logorare sformando: sfondare una borsa, le scarpe 2. v.tr., schiantare, far cedere con un colpo o un urto violento un elemento di chiusura o di riparo: sfondare un muro, una porta 3. v.tr. TS milit. anche ass., spezzare in uno o più punti il fronte dello schieramento nemico 4. v.tr. TS pitt. dipingere ottenendo immagini prospettiche che creano l’illusione di una profondità oltre la superficie reale 5. v.intr. (avere) CO affermarsi, avere successo: come attore è riuscito a sfondare 6. v.intr. (avere) BU andare a finire, sboccare
Polirematiche
sfondare una porta aperta loc.v. CO impegnarsi per convincere qcn. che è già convinto o per realizzare un’impresa che altri hanno già compiuto.
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