sfuggire

sfug|gì|re

v.tr. e intr.

av. 1320; der. di fuggire con s-, cfr. lat. effuĕre.

FO
1a. v.tr., evitare una o più persone, cercando di non avere contatti o rapporti con esse, allontanandosi velocemente o facendo di tutto per non incontrarle: sfuggire un conoscente poco gradito, sfuggire la folla
1b. v.tr., scansare, schivare, fare in modo di evitare qcs.: sfuggire i pericoli, le complicazioni; sfuggire lo sguardo di qcn. | eludere un obbligo, una punizione, qcs. di spiacevole: sfuggire una legge, un castigo, un argomento pericoloso
2a. v.intr. (essere) sottrarsi a qcn. per evitare di essere catturato o trattenuto, spec. con la fuga o con un rapido spostamento: sfuggire alla polizia, sfuggire ai sequestratori | fig., essere elusivo, divagare nelle risposte o nelle spiegazioni: lui le sfuggiva con discorsi vaghi
2b. v.intr. (essere) sottrarsi, scampare a un’insidia, un rischio o sim.: sono sfuggito per un pelo a un incidente
3. v.intr. (essere) cadere, scivolare di mano: il vaso gli è sfuggito mentre lo spolverava
4a. v.intr. (essere) estens., apparire fuori, fuoriuscire, spec. da un copricapo, da un abito o sim.: i riccioli le sfuggono dal berretto
4b. v.intr. (essere) estens., sfuggire di bocca: gli sfuggì un grido soffocato, gli è sfuggita una parolaccia
5. v.intr. (essere) fig., sottrarsi alla comprensione, risultare oscuro: mi sfuggono le motivazioni di certi suoi comportamenti
6a. v.intr. (essere) fig., passare inosservato, venire trascurato o ignorato: questo dettaglio mi era sfuggito, non gli sfugge nulla | non venire sfruttato o colto: mi è sfuggita un’occasione d’oro
6b. v.intr. (essere) fig., sfuggire di mente: mi è sfuggita la data del tuo compleanno

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