singhiozzo

sin|ghióz|zo
s.m.
sec. XIII; der. di singhiozzare.


1. AD TS fisiol. movimento respiratorio anormale consistente in una repentina contrazione diaframmatica associata a una brusca e parziale chiusura della glottide, per cui l’aria aspirata con violenza dà luogo a un caratteristico rumore: quanto è fastidioso avere il singhiozzo! | spec. al pl., il succedersi rapido di inspirazioni ed espirazioni provocate da forte agitazione nervosa o pianto convulso: tutto un coro di lacrime e singhiozzi, parlava con la voce rotta dai singhiozzi; scoppiare in singhiozzi, scoppiare in lacrime, in un pianto dirotto
2. TS mus. componimento polifonico caratterizzato da una continua spezzatura delle voci diffuso spec. in Francia dall’XI al XIII secolo

Polirematiche

a singhiozzi
loc.avv.
CO
a singhiozzo
a singhiozzo
loc.avv.
CO
a intermittenza, in maniera discontinua: lavorare, procedere a singhiozzo; anche loc.agg.inv.: studio a singhiozzo | pagare, pagamento a singhiozzo, con somme diverse versate saltuariamente; partire a singhiozzo, avviare un automezzo provocando sbalzi e scossoni per inesperienza di guida
sciopero a singhiozzo
loc.s.m.
TS dir.lav.
insieme di astensioni dal lavoro non preannunciate e di breve durata
singhiozzo isterico
loc.s.m.
TS med.
forma di singhiozzo che insorge dopo particolari eccitamenti psichici, che può persistere per settimane o anche per mesi salvo brevi interruzioni.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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