sorveglianza

sor|ve|gliàn|za
s.f.
1787; der. di sorvegliare con -anza, cfr. fr. surveillance.

CO
1. CO azione svolta dall’autorità statale o di polizia per impedire violazioni della legge; controllo sul comportamento di soggetti indiziati o pregiudicati o colpiti da gravi limitazioni della libertà personale, come per es. carcerati o prigionieri: sfuggire alla sorveglianza, eludere la sorveglianza, esercitare stretta sorveglianza, essere addetto alla sorveglianza, essere soggetto a sorveglianza
2. CO estens., il sorvegliare il comportamento di una o più persone, spec. sottoposte alla propria cura o custodia: le hanno affidato la sorveglianza del bambino

Polirematiche

giudice di sorveglianza
loc.s.m.
TS dir.
g. incaricato di vigilare sull’esecuzione delle pene detentive e di applicare, modificare o revocare le misure di sicurezza
magistrato di sorveglianza
loc.s.m.
TS dir.
m. incaricato di vigilare, nell’ambito della propria competenza territoriale, sull’organizzazione degli istituti di prevenzione e di pena e sull’esecuzione delle misure preventive.
sorveglianza speciale
loc.s.f.
TS dir.
misura di prevenzione richiesta dal questore al presidente del tribunale per persone pericolose già da lui diffidate oralmente, consistente nell’imposizione di determinati obblighi (cercarsi un lavoro, fissare stabilmente la dimora, non associarsi a persone condannate o sottoposte a misure di prevenzione, non detenere armi, ecc.) per un periodo che va da uno a cinque anni
sotto sorveglianza
loc.agg.inv.
CO
vigilato
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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