1straccio

stràc|cio
s.m.
2ª metà XIII sec; der. di stracciare.


AU
1a. pezzo di tessuto, ritaglio di stoffa logoro e vecchio, impiegato in usi domestici per pulire e spolverare o, riciclato industrialmente, per la fabbricazione di carta e tessuti: spolverare i mobili con uno straccio; carta di stracci
1b. pezzo di stoffa con particolari caratteristiche, usato in casa per determinati scopi: lo straccio per lavare i pavimenti
2a. fig., spreg., indumento logoro e vecchio o di qualità e fattura scadenti: il tuo guardaroba è pieno di stracci, guarda che straccio si è messa addosso! | al pl., spreg., insieme di indumenti ed effetti personali: prendi i tuoi stracci e vattene via!
2b. fig., persona mal ridotta, in pessime condizioni fisiche o psichiche: dopo la nottata in bianco, era uno straccio, oggi mi sento proprio uno straccio
2c. CO colloq., fig., in espressioni negative precedute dall’articolo indeterminativo, cosa o persona qualsiasi, modesta e di poco conto: non avere uno straccio di marito, non trovare uno straccio di prova, si dà tante arie, ma non ha neanche uno straccio di casa
3. TS tess. la seta estratta dai bozzoli mediante stracciatura
4. OB strappo, lacerazione di un abito o di un tessuto
5. CO spec. al pl., tipo di pasta fatta in casa piuttosto simile alle lasagne nella forma e nell’impasto, tipica spec. della Liguria e del Piemonte

Il dizionario di italiano dalla a alla z
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