tèm|pio, tém|pio
s.m.
av. 1313; lat. tĕmplu(m) "recinto sacro".
AU
1a.CO nell’antichità e in alcune religioni orientali, edificio consacrato al culto di una o più divinità, di cui è considerato per lo più la dimora: i templi egiziani, greci, il tempio di Giove a Olimpia 1b.TS stor. solo sing., per anton., con iniz. maiusc., il tempio di Gerusalemme, sede ufficiale del culto religioso ebraico fino alla diaspora | estens., sinagoga 2.CO chiesa, spec. di grandi dimensioni: S. Pietro in Roma è il maggior tempio della cristianità, il tempio malatestiano di Rimini 3.CO estens., edificio dedicato al culto, alla memoria di qcn. o di qcs.: il tempio voltiano di Como 4.CO fig., luogo dove si svolgono attività o si coltivano valori ritenuti degni di particolare considerazione o venerazione: il tribunale è il tempio della giustizia, il Louvre è il tempio dell’arte 5.CO chi è depositario di qualche valore: quell’uomo è un tempio di saggezza 6.CO iperb. o iron., sede principale di una particolare attività e sim.: i templi dell’alta finanza 7.BU solo sing., l’ordine dei Templari
Polirematiche
mercante del tempio loc.s.m. BU chi fa commercio e strumentalizza valori spirituali e morali
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