tormento
sec. XIII; lat. tormĕntu(m) propr. “strumento di tortura”, der. di torquēre “torcere, lanciare”.
CO
1a. BU strumento di tortura e di martirio | estens., la tortura stessa: non rinnegò la sua fede nemmeno sotto i tormenti
1b. CO
dolore, sofferenza violenta e prolungata, provocata da cause che in vario modo affliggono il corpo: il tormento dell’emicrania, morì fra atroci tormenti, il tormento della fame | LE spec. con riferimento alle pene infernali: intesi ch’a così fatto tormento | enno dannati i peccator carnali (Dante)
2a. CO
estens., afflizione, grave pena morale: un tormento che gli rode l’anima, soffrire i tormenti della gelosia, dell’invidia | ciò che è motivo di cruccio, di preoccupazione
2b. CO
iperb., fastidio, molestia, seccatura: ogni estate bisogna sopportare il tormento delle zanzare, quella cena è stata un vero tormento | fig., persona fastidiosa, che procura molestia e noia: sei un vero tormento!
3a. TS mar. fig., sollecitazione subita da una struttura o da uno scafo a causa di fattori esterni, quali la violenza del vento, del mare o del tiro
3b. TS ing.civ., edil. in tutti i tipi di costruzione, sollecitazione di fatica cui è sottoposto un materiale resistente
4. TS st.milit. ogni antica macchina da guerra usata per lanciare pietre o proietti
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