tri|bù|na
s.f.
av. 1580; dal lat. tribūnal, nom. nt., der. di tribunus “tribuno”.
CO 1. palco elevato dal quale gli oratori parlano al pubblico: arringare la folla dalla tribuna 2. palco, spec. coperto, che, in assemblee, congressi e sim., è riservato a determinate categorie di persone: tribuna della stampa, dei diplomatici, delle autorità 3. estens., spazio giornalistico, radiofonico o televisivo destinato a dibattiti e discussioni, spec. su temi politici o sindacali: tribuna elettorale, politica, sindacale 4. in stadi, ippodromi e sim., settore della gradinata, spec. riparato da una tettoia, da cui si gode la miglior visuale del campo: un posto in tribuna, il presidente della squadra ha il posto fisso in tribuna 5.TS arch. in Roma antica, parte absidale della basilica civile in cui sedevano i giudici | nelle chiese paleocristiane, l’insieme degli scanni dietro l’altare maggiore dove sedevano il vescovo e il clero; estens., l’intero spazio del presbiterio e dell’abside, comprese le cappelle a raggiera che da esso si dipartono
Polirematiche
tribuna d’onore loc.s.f. CO palco destinato alle autorità o a personaggi eminenti in luoghi di spettacolo o di riunione.
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