comodo

cò|mo|do

agg., s.m.

ca. 1300; dal lat. cŏmmŏdu(m) “conforme alla misura”, comp. di con- “assieme, con” e modus “misura”.

FO
1a. agg., favorevole al soddisfacimento di necessità o desideri, vantaggioso, conveniente: un orario comodo, l’abitazione è in una zona comoda | che non è fonte di noia o disturbo: un viaggio comodo
1b. agg., piacevole, privo di difficoltà: percorso, sentiero comodo
2a. agg., che fa stare a proprio agio: una casa comoda; una poltrona comoda | di abito, che, essendo sufficientemente ampio, consente libertà di movimento: giacca comoda
2b. agg., libero da difficoltà, da preoccupazioni: fare una vita comoda, amare la vita comoda
3a. agg., di qcn., che sta a proprio agio: sei comodo?; stai comodo!, comodo!, per invitare qcn. a rimanere seduto, a non disturbarsi a fare qcs. o, tra militari, per dispensare un subalterno dallo stare sull’attenti davanti a un superiore
3b. disponibile a fare qcs.: fammi sapere quando sei comodo per accompagnarmi
4. agg., che è abituato alle comodità, che non ama la fatica: è gente comoda
5. s.m. BU spec. al pl., comodità: un alloggio con tutti i comodi | vantaggio personale: fare, farsi i propri comodi, non intendo stare ai comodi tuoi
6. s.m. BU utilità, convenienza: il comodo di un orario | opportunità: ho avuto comodo di telefonarti solo ora
7. s.m. BU garçonnière

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