ma
cong., s.m.inv.
in. XIII sec.; lat. magis “piuttosto”.
FO 1. cong. , con valore avversativo, contrappone due elementi di una proposizione che hanno la stessa funzione sintattica o due proposizioni della stessa specie: gli ho telefonato, ma non l’ho trovato, è intelligente ma svogliato, la salsa era buona, ma un po’ salata, è stato molto male, ma poi si è ripreso, pensavo di riuscire, ma non ce l’ho fatta| fam., con valore intens.: non è bella, ma bellissima, sono stanco, ma proprio stanco 2. cong. , posto all’inizio di un periodo indica il passaggio da un argomento a un altro: ma torniamo al problema principale, ma riprendiamo il racconto dall’inizio| con valore enfatico o iron. in espressioni interrogative o esclamative: ma certo!, ma tu ci credi?, ma non scherzare!, ma che bella notizia! 3. s.m.inv. CO dubbio, incertezza: dopo tanti ma e se, si decisero, con lui ci sono sempre dei ma, non c’è ma che tenga!
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