malizia

ma||zia
s.f.
in. XIII sec.; dal lat. malĭtĭa(m), v. anche 1male.


1a. AD inclinazione, naturale o acquisita, a trasgredire le leggi morali o religiose compiendo, con dissimulazione e soddisfazione, azioni perverse che siano di danno al prossimo o indulgendo a vizi e perversioni: la malizia degli uomini | LE azione consapevolmente malvagia, peccato mortale: d’ogne malizia, ch’odio in cielo acquista, | ingiuria è ’l fine (Dante)
1b. AD volontà di commettere il male approfittando della buona fede altrui, disposizione abituale all’inganno, alla simulazione: agire con malizia
2. AD consapevolezza di ciò che vi può essere di malvagio o di sensuale in una situazione, spec. dissimulata, compiaciuta o espressa con allusività: ragazza senza malizia, sguardo pieno di malizia, discorso ambiguo non privo di malizia | estens., furbizia
3a. AD piccola cattiveria spesso gratuita
3b. AD accorgimento astuto per raggiungere un fine anche illecito: per ottenere quel favore fece ricorso a una piccola malizia
4. AD capacità acquisita attraverso l’esperienza: le malizie del mestiere
5. OB condizione di decadimento fisico e morale che può essere contagiosa
6. OB sventura
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