no|vèl|la
s.f.
2ª metà XIII sec; der. di novello; nell’accez. 5a cfr. lat. tardo Novellae.
1. OBLE fatto nuovo, insolito o strano: che novella è, che tu così tosto torni a casa stamane? (Boccaccio) |LE estens., annuncio, racconto di un fatto nuovo, accaduto di recente: triste novella io recherò fra voi (Carducci), questa orrenda novella vi do (Manzoni) 2.AD componimento in prosa, più raramente in versi, di struttura relativamente semplice e di respiro alquanto breve, che espone, spec. con toni realistici, un fatto reale o immaginario: le novelle di Pirandello| estens., il genere letterario che comprende tali componimenti 3.BU breve narrazione, storiella, aneddoto: raccontare una novella 4.OBLE discorso, dialogo, ragionamento: per che nostra novella si ristette (Dante) | chiacchiera futile e inconcludente, fandonia: mi mandò una femina in casa con sue novelle e con sue frasche (Boccaccio) 5a.TS st.dir. ciascuna delle leggi nuove di un imperatore romano o bizantino che innovavano la disciplina risultante da un codice precedentemente emanato 5b.TS dir. non com., legge che costituisce una modificazione o un’aggiunta alle disposizioni di un codice
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