pàl|li|do
agg.
2ª metà XIII sec; dal lat. pallĭdu(m), der. di pallēre "essere pallido".
AU 1. del viso, che ha un colorito smorto, che è privo del colore naturale a causa di un malore, di una forte emozione e sim.: non si sente bene ed è molto pallido, per lo spavento si è fatto pallido ed è svenuto; pallido come un morto, pallidissimo | con significato attenuato, dal colorito chiaro: sono molto pallida, vorrei abbronzarmi 2a. di un colore, che ha scarsa intensità, tenue: rosa pallido, verde pallido 2b. poco luminoso, offuscato, tenue, fioco: una luce pallida, un pallido chiarore 3. fig., tenue, appena accennato, indistinto: ho pallidi ricordi di quelle vacanze; non avere la più pallida idea di qcs., non saperne nulla 4. fig., di scarsa incisività, di poco valore o espressività: quell’attore è un pallido imitatore di Gary Cooper, uno scrittore dallo stile pallido e impersonale
Polirematiche
viso pallido loc.s.m. CO bianco, per gli indiani d’America | scherz., chi non è abbronzato; scherz., per anton., intellettuale.
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